La scelta di essere madre è il fil rouge che unisce il viaggio intorno alla maternità di Lorena Bianchetti, al timone del nuovo talk settimanale “MAMA”.
Cosa significa essere madre? Lo racconta Viviana Masini, mamma di Marcel Jacobs, l’uomo più veloce del mondo, oppure quella di un bambino che sognava la danza, Luca Tommassini, che grazie alla tenacia di mamma Lina oggi calca le scene di tutto il mondo. Storie straordinarie di amore quotidiano, fatto di piccoli gesti e scelte di grande coraggio, che prendono vita sullo schermo di “MAMA”, la cui “m” mancante è un omaggio ad una delle più struggenti confessioni in musica, quella di Freddy Mercury in Bohemian Rhapsody.
Nove puntate, trasmesse a partire dal 9 febbraio su TVLoft, la nuova piattaforma tv dell’editoriale Il Fatto, frutto della collaborazione tra il direttore artistico e regista Duccio Forzano e due importanti autrici, Eva Milella e Lorena Guglielmucci.
Un limbo “tatuato” come sfondo – inchiostro nero lucido e bianco vivo – con un colore differente a caratterizzare ogni singola puntata, una struttura che ricorda il chiostro de “lo sposalizio della vergine” di Raffaello e un pavimento su cui poggia una stampa in madreperla cangiante, atmosfere vagamente dark rock per raccontare il legame più antico eppure meno classificabile della storia umana, quello che si instaura tra una madre e i propri figli.
E chi meglio di Lorena Bianchetti poteva tenere le redini di questo viaggio intorno alla maternità, lei stessa madre di una bimba ardentemente attesa e da anni saldamente al timone di un contenitore storico, che attraversa le mille sfaccettature dei sentimenti umani, senza preconcetti e senza mai puntare il dito. “Ho avuto il dono di due genitori meravigliosi, che mi hanno sempre appoggiata nelle mie scelte, anche quelle che non condividevano, che mi hanno lasciato sbagliare e imparare sulla mia pelle, anche quando giovanissima iniziai uno sciopero della fame per convincerli a lasciarmi libera di seguire il mio sogno, la televisione. A loro devo la donna, la madre e l’artista che sono oggi”.