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Articoli di Lorena Bianchetti

La pioggia non ferma la GMG Rio 2013

Piove ormai da diversi giorni qui a Rio de Janeiro ma la pioggia di certo non ferma la XXVIII GMG.
Tijuca, quartiere popoloso di Rio de Janeiro. Ieri il Papa, dopo aver pregato nel Santuario dell’Aparecida, il piu’ grande santuario mariano al mondo che si trova a San Paolo, ha voluto terminare la sua seconda giornata in Brasile inaugurando una nuova sezione dell’ospedale intitolato a San Francesco d’Assisi. Si tratta di un’ala che si sta ristrutturando con il contributo della Conferenza Episcopale italiana, si chiamerà’ ”Polo di Attenzione integrale alla salute mentale” e sara’ dedicato alla cura e al recupero dei tossicodipendenti. Ed è proprio a loro che Papa Bergoglio ha voluto dedicare parte del suo discorso ieri pomeriggio: prima l’esortazione a non farsi rubare la speranza poi, il dito puntato contro i mercanti di morte. Ha parlato inoltre del l’importanza dell’abbraccio, un abbraccio che il Papa venuto dalla ‘fine del mondo’ non ha risparmiato a nessuno. Speranza, ecco cosa ha trasmesso in un luogo difficile come l’ospedale, lui che il dolore anche fisico l’ha conosciuto gia’ da giovanissimo: aveva diciotto anni quando una terribile polmonite gli fece subire una operazione complicata al polmone destro. Fu anche quell’esperienza che lo porto’ ad affermare successivamente la frase per cui il dolore di per se’ non e’ una virtu’ ma puo’ essere virtuoso il modo in cui la si affronta’.

Tantissime erano le persone che, nonostante la pioggia, volevano respirare la figura del pontefice che continua a far innamorare le folle. Alle 15.00 l’ospedale San Francesco era gia’ pieno di gente. Per entrare con la troupe, abbiamo dovuto sgomitare mostrando i nostri pass ai vigili induriti da una situazione difficile da tenere sotto controllo. Per strada le transenne tracciavano il percorso che il Papa avrebbe poi fatto con il clamore delle bandierine e dei canti. È arrivato in macchina e quello che mi è rimasto dentro e’ lo sguardo intenso che aveva mentre ascoltava le testimonianze che si alternavano su quel palchetto in cui San Francesco d’Assisi faceva da sfondo. Papa Bergoglio vuole una Chiesa povera e per i poveri e la scelta di andare all’ospedale di tijuca e’ la testimonianza dell’impegno sociale che caratterizza questa GMg edizione 2013. Oggi ha visitato la favela Vargina, la sua attenzione agli emarginati continua sin dai tempi in cui era un semplice novizio tra i gesuiti di Buenos Aires. ‘I poveri non sono un soggetto da compatire ma una realtà da cui imparare’ ha detto piu’ volte. Già a Lambedusa si era espresso sulla globalizzazione dell’indifferenza e sugli interessi di chi si approfitta della povertà. Oggi la sua giornata e’ iniziata alle 7.30 con una messa privata nella residenza in cui riposa, poi l’incontro con il sindaco che gli ha consegnato le chiavi della città. Subito dopo l’incontro con gli sportivi per la benedizione delle bandiere olimpiche. Insomma un’agenzia fitta che, oggi, avrà il suo clou nella festa dell’accoglienza sulla spiaggia di copacabana: li l’incontro con i protagonisti della XXVIII GMG sarà finalmente concreto.

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