Papa Francesco e’ stata una ventata di primavera, un dono vero dello spirito santo.
Ero in piazza San Pietro al momento della Sua elezione. Ricordo perfettamente gli stati d’animo delle persone che erano presenti quel pomeriggio.
Io ero poco più avanti dell’obelisco, con degli amici francescani e l’emozione forte della fumata bianca e’ ancora viva dentro di me cosi’ come il momento dell’annuncio della scelta del nome Francesco.
È passato un anno e Papa Bergoglio ha scaldato i cuori di tutti. La Sua verità d’animo, la sua parola, il suo approccio forte e spontaneo con le persone hanno squarciato i muri delle indifferenze più incrostate.
La dolcezza dell’abbraccio alla gente insieme alla profondita’ con cui propone percorsi di vita autentica hanno sciolto gli sguardi di vetro. Ho sentito persone zoppe nell’animo dire che con Papa Bergoglio hanno ricominciato ad andare a Messa. Papa Francesco piace perché va all’essenziale, perché propone umiltà e misericordia, perché’ ricorda la bellezza del contrario di quell’edonismo che ha fatto stragi nelle relazioni, perché in una società’ infettata di relativismo ricorda la differenza tra il bene e il male.
Sa sorridere il Papa arrivato ‘dalla fine del mondo’ e sa parlare delle cose di Dio con la vita in mano. Egli e’ testimone autentico in una società troppo abituata a riempirsi la bocca di belle parole senza poi metterle il pratica e la Sua coerenza umana sta risvegliando nella gente fiducia e speranza.
