News

Articoli di Lorena Bianchetti

Rinuncia a fare famiglia

“Sto bene da sola, il matrimonio non fa per me” parlava così una ragazza l’altra sera a cena.

E sorrideva dietro quel trucco pesante con cui nascondeva la malinconia di un desiderio ucciso per non soffrire più.
Era amica di alcuni amici e con quel sorriso contenuto, sicuro, soffocava il suo sogno da bambina. Incontrare l’uomo della sua vita, costruire una famiglia ecco il film di cui voleva essere protagonista.

Ma la pellicola ad un certo punto si è inceppata perché quello che, da tempo, era stato il suo fidanzato aveva trasformato in bianco e nero un progetto che invece lei vedeva solo a colori.

“Non credo nel per sempre e poi non ho un lavoro, non so cosa desidero veramente”.
Era con queste frasi che era morta dentro e che si era anestetizzata all’amore. Sono tanti i giovani che rinunciano al progetto famiglia.
Molti sono figli di genitori separati che già da piccoli li disilludono su qualcosa che invece potrebbero farli felici, altri invece sono figli di feste che li fanno restare eterni Peter Pan, mentre altri ancora delle compagnie in cui regola d’oro è il divertimento fatto di eccessi, di vizio, di alcol e di sballo.

C’è una generazione che si è fatta fregare delle relazioni usa e getta, di quelle relazioni cioè che gongolano il proprio narcisismo mentre scavano ferite che desertificano completamente il cuore. Solitudine, infelicita’ e tanta fragilità, ecco cosa produce tutto questo. Ma freno al progetto d’amore però non è solo dettato da una cultura che vuole spacciare per libertà ciò che è invece libertinismo bensì anche da una società che di certo non incentiva il salto a questo tipo di crescita.

La disoccupazione, le incertezze economiche, l’assenza di incentivi di non aiutano ed ecco allora che mettere un semplice “I like” sui social network aiuta a creare relazioni, virtuali certo, ma con le quali la responsabilità ha poco a che fare.

Per fortuna però di fronte a tutto questo c’è chi non si lascia abbindolare. Checche’ se ne dica sono ancora molte le persone che credono e proteggono l’incanto della condivisione. Sono ancora tanti quelli che non cedono alla tentazione dell’inaridimento e che tengono le porte aperte ad un progetto capace di dare interezza.

La famiglia è cellula della società, è una scuola fondamentale dell’amore e se non si crea un’invenzione di marcia nel tragitto della nave dell’umanità c’è il rischio di un sprofondamento del futuro stesso.

Condividi questa News!